La nascita di Hunger Games: storia, mitologia e le somiglianze con la realtà di oggi

Una delle saghe più seguite quella degli Hunger Games di Suzanne Collins, ma a cosa si è ispirata l’autrice dei bestseller?

La trilogia di Hunger Games, scritta da Suzanne Collins e adattata in quattro film di grande successo, ha segnato una pietra miliare nel panorama della narrativa distopica e cinematografica degli ultimi anni.

Con il recente prequel La ballata dell’usignolo e del serpente (2023), la saga sta continuando a catturare l’immaginazione del pubblico, portando in primo piano temi di grande rilevanza sociale e politica.

Sebbene ambientata in un futuro immaginarioHunger Games trae ispirazione da una varietà di fonti storiche e contemporanee, e i suoi temi risuonano con eventi globali che stanno ancora accadendo nel nostro mondo. La critica alla violenza, alla disuguaglianza sociale e alla manipolazione mediatica si intrecciano con le problematiche di oggi, offrendo uno spunto di riflessione che va oltre la finzione.

Le radici storiche di Hunger Games: tra mito e storia

La scrittrice Suzanne Collins ha rivelato di essersi ispirata a diverse fonti per creare il mondo di Panem ed i suoi famosi giochi mortali.

Il mito di Teseo e il Minotauro

Da un lato la mitologia greca ha avuto un impatto significativo sulla trama, in particolare il mito di Teseo e il Minotauro. Infatti, secondo la leggenda, Atene era costretta a inviare sette giovani e sette ragazze come tributi per essere sacrificati al Minotauro, un mostro che viveva nel labirinto di Creta. Questo sacrificio umano, volto a placare la rabbia della bestia, ha evidenti paralleli con gli Hunger Games, dove i tributi sono costretti a combattere per la sopravvivenza, intrattenendo la società di Capitol City.

I giochi dei gladiatori nell’antica Roma

Anche i giochi dei gladiatori nell’antica Roma hanno ispirato la concezione dei giochi nel mondo di Panem. Nella Roma imperiale, i gladiatori combattevano nell’arena, offrendo uno spettacolo sanguinoso al pubblico e consolidando il potere dell’imperatore. Allo stesso modo, in Hunger Games, il regime di Capitol City utilizza i giochi come strumento di controllo, costringendo i distretti più poveri a sacrificare i propri giovani per il divertimento e la distrazione dei ricchi.

Le radici contemporanee: reality show e guerra

Oltre alle radici storiche, Collins è stata anche influenzata da fenomeni culturali più moderni, come i reality show televisivi e la rappresentazione della guerra nei media. Questi elementi contemporanei sono diventati una parte fondamentale della trama.

“L’idea mi è venuta in mente una sera tardi, mentre cambiavo canali. Mi sono trovata a passare da un programma di reality a delle immagini sulla guerra in Iraq. Queste immagini hanno iniziato a mescolarsi nella mia mente in un modo molto inquietante”, ha detto la stessa Suzanne Collins durante un intervista. “È stato allora che mi è venuta in mente l’idea per i giochi”.

Il contrasto tra i giochi di competizione dei reality show, come Survivor, in cui le persone sono messe in situazioni di lotta per la sopravvivenza per intrattenere il pubblico, e le immagini delle atrocità della guerra, dove la sofferenza è reale e senza scopo, ha ispirato la scrittura dei romanzi.

Collins ha visto un legame tra queste due forme di ‘spettacolo’, chiedendosi come entrambe venissero consumate dallo stesso pubblico, ma con una percezione profondamente diversa.

L’effetto dei media sulla percezione della guerra

Infatti, la rapidità con cui si passa da un programma all’altro, da un gioco a una guerra, fa sì che le immagini perdano di significato, diventino quasi indistinguibili tra di loro e rischiano di essere trattate con la stessa leggerezza.

“Quando vedo filmati di guerra, hanno un effetto molto potente su di me. Mi chiedo però come possa essere percepita la guerra da chi non ha mai avuto un’esperienza personale con essa,” ha spiegato l’autrice.

Le persone probabilmente si sentono molto più legate ai concorrenti che vedono in Survivor o altri reality show, piuttosto che a soldati anonimi. Dopotutto, hanno settimane da trascorrere con i partecipanti di Survivor“.

La trilogia di Hunger Games, nata non solo dall’immaginazione di Suzanne Collins ma ispirata anche a fonti storiche e contemporanee, continua a risuonare con temi attuali. La sua critica alla disuguaglianza sociale, alla manipolazione mediatica e agli effetti della guerra rimangono rilevanti, trovando eco in eventi sempre attuali.