Il discorso del re: il film che racconta la vera storia di re Giorgio VI e della sua lotta contro le balbuzie

Il discorso del re, un film che ha riportato alla luce la figura storica di re Giorgio VI d’Inghilterra e la sua lotta contro la balbuzie.

Il discorso del re (2010) è un film che racconta la vera storia di re Giorgio VI e della sua lotta contro la balbuzie, una difficoltà che lo accompagnò per tutta la vita e che divenne un ostacolo ancora più grande quando, nel 1936, si trovò a dover salire al trono.

Diretto da Tom Hooper e interpretato da Colin Firth nel ruolo di Giorgio VI, il film non solo esplora la vita privata del monarca, ma anche le sue sfide personali e la sua capacità di superare le difficoltà per assumere un ruolo cruciale durante uno dei momenti più drammatici della storia britannica: l’inizio della Seconda Guerra Mondiale.

La vera storia di Giorgio VI

Albert Frederick Arthur George, meglio conosciuto come Giorgio VI, non era destinato a diventare re. Nato nel 1895, era il secondo figlio di Giorgio V e non doveva succedere al padre sul trono.

Tuttavia, la sua vita prese una piega inaspettata quando il suo fratello maggiore, Edoardo VIII, abdicò nel dicembre del 1936 per sposare Wallis Simpson, una donna divorziata americana, provocando uno scandalo che scosse la monarchia britannica. Con l’abdicazione del fratello, Giorgio VI, che allora era ancora il Duca di York, divenne improvvisamente re.

Quando salì al trono, il giovane Giorgio VI si trovò di fronte a una nazione in crisi e a un futuro incerto, ma anche a una battaglia personale che avrebbe segnato la sua vita.

Fin dall’infanzia, infatti, il re soffriva di una grave balbuzie, un problema che lo rendeva estremamente introverso e insicuro, in un’epoca in cui l’immagine pubblica di un monarca era di fondamentale importanza. La sua lotta contro la balbuzie divenne, dunque, uno degli aspetti più difficili e significativi della sua ascesa al trono.

La lotta contro la balbuzie

Il re Giorgio VI si rivolse a Lionel Logue, un logopedista australiano che aveva sviluppato un metodo non convenzionale per trattare la balbuzie. Il loro rapporto, che occupa una parte centrale del film, è rappresentato come una collaborazione straordinaria e umana, che andò ben oltre la semplice terapia.

Logue, interpretato da Geoffrey Rush, non solo divenne il principale punto di riferimento per Giorgio VI nel superare la sua difficoltà nel parlare in pubblico, ma lo aiutò anche a sviluppare maggiore fiducia in sé stesso come leader della nazione.

La relazione tra il re e il logopedista non fu facile inizialmente. Giorgio VI, infatti, era un uomo tormentato dalla sua condizione e dal peso della sua responsabilità. La difficoltà nel parlare in pubblico gli provocava angoscia, ma, grazie al supporto di Logue, riuscì a trovare il coraggio di affrontare i suoi timori.

La scena più iconica del film è, infatti, quella in cui il re, durante una seduta di logopedia, riesce finalmente a pronunciare un discorso senza balbettare. Questo momento di successo, pur rappresentato in maniera drammatizzata, segna una vittoria personale che si riflette nel suo impegno a guidare il paese con determinazione.

Curiosità sul film

Il film ha ricevuto un grande successo di critica e pubblico, e Colin Firth, che interpreta il ruolo di Giorgio VI, ha vinto l’Oscar come Miglior Attore.

Per prepararsi al ruolo, Firth ha studiato intensamente le registrazioni dei discorsi reali di Giorgio VI, cercando di imitare non solo l’accento e la voce del monarca, ma anche la sua fisicità, che denotava una grande ansia e tensione.

L’accuratezza storica del film è stata in generale molto apprezzata, sebbene gli autori abbiano preso alcune libertà artistiche per esigenze narrative. La relazione tra il re e Logue, ad esempio, viene rappresentata in modo più intimo e informale di quanto accaduto nella realtà.

Ha ricevuto ben 12 nomination agli Oscar, vincendo 4 statuette, tra cui quella per Miglior Film, il film di Hooper. Inoltre, ha contribuito a portare alla luce una figura storica importante ma poco conosciuta al grande pubblico.

Il vero discorso del re

Il discorso che dà il titolo al film è davvero uno degli episodi più significativi della storia di Giorgio VI.

Fu il 3 settembre 1939, poche settimane dopo aver preso il trono, che il re pronunciò un discorso alla nazione in cui annunciava l’entrata del Regno Unito in guerra contro la Germania nazista. Questo discorso, che venne trasmesso alla radio, fu cruciale per unire il popolo britannico all’inizio della Seconda Guerra Mondiale.

La capacità di Giorgio VI di superare le sue difficoltà di linguaggio in quel momento di grande crisi e di trasmettere al suo popolo un senso di forza e determinazione è stata una delle sue imprese più straordinarie.

Ed è proprio l’importanza di questo discorso che il film mette in evidenza, un momento non solo di storia, ma anche una testimonianza del superamento di una grande sfida personale.

Impatto ed eredità

Il discorso del re ha avuto un impatto significativo, non solo per il suo successo cinematografico, ma anche per aver dato nuova visibilità alla storia di Giorgio VI e della sua lotta contro la balbuzie.

Il film ha sensibilizzato il pubblico sulle difficoltà legate a questo disturbo del linguaggio e ha offerto una rappresentazione autentica di come una persona possa affrontare e superare le proprie debolezze personali. Inoltre, ha rinnovato l’interesse per la storia della famiglia reale britannica, in particolare per il ruolo di Giorgio VI durante la Seconda Guerra Mondiale.