Cos’è Atreju e perché il suo autore non è favorevole al suo uso da parte di Fratelli d’Italia

Michael Ende ed i suoi eredi non hanno mai autorizzato l’uso politico del nome Atreju, ritenendolo incompatibile con i valori dell’autore.

Dal 1998, il nome Atreju è stato adottato per una manifestazione politica italiana organizzata da Azione Giovani, il movimento giovanile di Alleanza Nazionale, e poi trasformata in un evento annuale di Fratelli d’Italia (FdI).

La manifestazione, presentata come un’occasione per i giovani di discutere temi politici e sociali, si richiama simbolicamente al personaggio di Ende, interpretandolo come un emblema della lotta contro “le forze del Nulla”, rappresentate dalla perdita di valori tradizionali e identitari.

Tuttavia, questa associazione ha suscitato obiezioni da parte degli eredi di Michael Ende, rappresentati dall’agente letterario Roman Hocke.

Chi è Atreju

Atreju è uno dei protagonisti di La Storia Infinita, il celebre romanzo fantasy dello scrittore tedesco Michael Ende.

Il giovane appartiene al popolo dei Pelleverde, una tribù coraggiosa e legata alla natura, e diventa un simbolo di speranza nella lotta contro il “Nulla”, una forza distruttiva che minaccia il regno di Fantàsia. Atreju incarna valori come il coraggio, la tolleranza e l’accettazione delle differenze, temi centrali nel romanzo e riflesso della visione idealistica e umanistica dell’autore.

Michael Ende non avrebbe approvato

Secondo Roman Hocke, né Ende né i suoi eredi hanno mai autorizzato l’uso del nome Atreju per manifestazioni politiche. Questa scelta non solo manca di consenso, ma si scontra anche con i valori personali e letterari dell’autore.

Ende era un sostenitore della cultura come strumento di inclusione e dialogo, posizioni che lo avvicinavano al Partito Socialdemocratico (SPD) e ai Verdi tedeschi. In vita, lo scrittore si è sempre opposto a qualsiasi forma di strumentalizzazione politica delle sue opere, dichiarando di scrivere per tutte le persone, indipendentemente dalle loro ideologie.

È soprattutto la discrepanza tra i valori di Atreju nel romanzo e il messaggio politico veicolato dalla manifestazione che si trova al centro delle critiche. Nel libro infatti, Atreju simboleggia la capacità di costruire ponti tra culture e di accogliere la diversità come fonte di ricchezza.

Fratelli d’Italia, al contrario, è percepito dagli eredi di Ende come un partito che promuove un’agenda politica distante da tali principi, orientata più alla conservazione dell’identità nazionale che all’apertura.

Le questioni legali e culturali

L’appropriazione del nome Atreju solleva anche problematiche legali. Sebbene i personaggi letterari possano essere protetti dai diritti d’autore, la complessità delle legislazioni italiane, tedesche ed europee rende incerto se sia possibile rivendicare il controllo sull’uso di un nome in un contesto politico. Tuttavia, gli eredi di Ende hanno espresso un chiaro dissenso, affermando che la decisione di Fratelli d’Italia rappresenta una violazione dello spirito dell’opera.

Hocke ha dichiarato che Ende “si rivolterebbe nella tomba” vedendo il suo personaggio associato a una narrazione politica così distante dalle sue convinzioni. Per l’autore de La Storia Infinita, la cultura era uno spazio neutro, capace di unire e non di dividere, un valore che si riflette anche nella filosofia di Fantàsia, dove ogni individuo contribuisce con la propria unicità al tessuto del regno immaginario.

Una questione aperta

Nonostante le proteste degli eredi, l’evento Atreju è diventato una tradizione consolidata della destra italiana, continuando a portare il nome del giovane eroe. Questo caso solleva interrogativi più ampi sull’etica dell’appropriazione culturale e sull’uso di simboli letterari per fini politici.

Mentre per molti sostenitori di Fratelli d’Italia Atreju rappresenta un modello di resistenza e idealismo, per i fan di Ende è un esempio di come un’opera possa essere fraintesa o distorta al di fuori del suo contesto originale.