A seguito di una crisi globale che ha visto il colosso statunitense Gamestop ristrutturare le sue attività, la divisione italiana è stata acquisita da Cidiverte S.p.A., azienda lombarda nota per la distribuzione esclusiva di videogiochi di Take-Two Interactive, tra cui i famosi titoli Grand Theft Auto e le serie di 2K Games.
L’operazione, ufficializzata l’8 novembre 2024, segna un passaggio storico per il mercato videoludico italiano.
L’acquisizione e il futuro dei negozi
Cidiverte ha acquisito il 100% delle quote di GameStop Italy S.r.l., trasformandola in Gamelife S.r.l., un’operazione che comporterà anche un cambio di marchio. Nei prossimi sei mesi, i negozi continueranno a operare sotto l’insegna GameStop, ma successivamente verranno progressivamente rinominati come GameLife, il brand retail già gestito da Cidiverte.
Non sono stati resi noti i dettagli finanziari dell’acquisizione, ma la mossa si inserisce in una strategia di consolidamento per Cidiverte, che intende rafforzare la sua presenza nel mercato italiano.
La società, che nel 2021 contava solo 11 punti vendita GameLife con un fatturato compreso tra i 25 e i 40 milioni di euro, vede ora un’opportunità di espansione grazie ai numerosi ex punti vendita GameStop.
Una crisi globale per il retail fisico
La chiusura del capitolo italiano di GameStop riflette una crisi più ampia per il marchio a livello globale. La diffusione del gaming digitale, che oggi rappresenta circa l’80% del mercato videoludico, ha drasticamente ridotto la domanda di prodotti fisici come dischi di gioco e console venduti nei negozi.
Negli ultimi anni, la casa madre di GameStop, con sede in Texas, ha avviato una significativa riduzione della propria rete, composta da oltre 4.000 punti vendita in tutto il mondo. La decisione di cedere la divisione italiana si colloca all’interno di questa strategia di razionalizzazione.
Il modello Cidiverte: il futuro del retail videoludico
Cidiverte ha ora il compito di reinterpretare il modello di business dei negozi GameStop per adattarlo a un mercato sempre più orientato al digitale. Un possibile scenario potrebbe prevedere un maggiore focus su merchandise legato al gaming, come action figure, gadget e oggetti da collezione, una direzione già intrapresa con successo in altri Paesi.
Inoltre, potrebbe esserci un ampliamento dell’offerta dedicata al retro-gaming, settore in crescita grazie alla nostalgia degli appassionati e all’interesse per le console e i giochi del passato.
Questo tipo di strategia potrebbe differenziare i nuovi punti vendita GameLife dagli store puramente digitali, puntando sull’esperienza fisica e sulla fidelizzazione dei clienti.
Sfide e opportunità del mercato italiano
L’acquisizione avviene in un momento cruciale per il mercato italiano, in cui mentre il gaming digitale continua a crescere, il retail fisico si trova a un bivio. Le sfide principali includono i costi di gestione dei negozi e la necessità di attirare una clientela abituata a piattaforme online come Steam, PlayStation Store e Xbox Game Pass.
Tuttavia, Cidiverte potrebbe sfruttare la sua conoscenza del mercato locale e la forza del marchio GameLife per posizionarsi come un punto di riferimento non solo per i giochi fisici, ma anche per eventi, tornei e community legate al gaming.
Un addio a GameStop, ma non al retail fisico
L’uscita di scena di GameStop dall’Italia segna la fine di un’era, ma non necessariamente la fine del retail fisico dedicato al gaming. La transizione verso GameLife potrebbe rappresentare un nuovo inizio per i negozi, che avranno il compito di evolversi per soddisfare le aspettative di un pubblico sempre più esigente e digitale.
Nonostante le incertezze sul futuro del settore, l’acquisizione offre a Cidiverte l’opportunità di ridefinire il mercato italiano del gaming, trasformando un momento di crisi in una chance di innovazione e crescita.