Chi è Duduzime Zuma-Sambudla? La parlamentare sudafricana nuovamente sotto accusa

Sta facendo notizia in questi giorni la parlamentare sudafricana Duduzime Zuma-Sambudla, accusata dalla sorellastra di aver reclutato illegalmente 17 uomini per conto dell’esercito russo.

La politica, che deve parte del suo successo alla figura del padre, l’ex Presidente del Sud Africa Jacob Zuma, era già stata al centro di controversie, in particolare nel 2021, quando era stata accusata di aver incitato violenza su X durante le sommosse di luglio in cui persero la vita 350 persone, proprio a seguito dell’arresto del genitore.

Oggi come allora nega tutte le accuse, ma andiamo a vedere chi è questo particolare personaggio, centrale nella scena politica sudafricana.

Ascesa e sandali di Zuma-Sambudla

Nasce il 20 maggio 1982, a Maputo, in Mozambico. Figura di riferimento nella sua vita sicuramente quella paterna di Jacob Zuma. In diverse dichiarazioni ha parlato di come consideri il padre la testa e se stessa il collo.

La sua carriera politica inizia sotto la bandiera del partito ANC (African National Congress), originariamente movimento di liberazione contro l’apartheid, ma adesso continua all’interno del recentemente formato UMkhonto  we Sizwe Party, conosciuto anche come MKP, partito populista di sinistra nato nel 2023. La sua popolarità anche in questo caso è dovuta proprio a Jacob Zuma, che nonostante giuri di rimanere fedele membro dell’ANC, ha collaborato alla formazione del gruppo politico e aveva annunciato il suo supporto per l’MKP nelle elezioni generali sudafricane del 2024. Zumba-Sumbudla ha seguito i suoi passi con l’entrata nel partito. 

Il 25 giugno 2024 è stata eletta membro dell’Assemblea Nazionale, e a luglio dello stesso anno rappresentante del Sud Africa al Parlamento Pan-Africano. Fa inoltre parte del comitato permanente dell’Auditor General dell’Assemblea Nazionale, quindi dell’organismo addetto alla gestione e alla verifica delle spese pubbliche, ed è stata infine nominata dal padre responsabile del Consiglio Presidenziale e Parlamentare dell’MKP: insomma una carriera brillante e con una particolare impennata proprio negli ultimi anni, appoggiata e supportata da Jacob Zuma, come si può evincere anche da questa ultima manovra.

Carriera altrettanto turbolenta però: il 30 gennaio di quest’anno infatti è stata arrestata, e poi rilasciata sotto ammonimento, proprio per le accuse di incitazione alla violenza e di terrorismo legate agli scontri di luglio 2021. Proteste che erano scoppiate proprio a seguito dell’arresto del padre, accusato di oltraggio alla corte per non aver collaborato alle indagini sulla corruzione della sua presidenza. Più volte ha negato l’imputazione e il coinvolgimento, parlando di attacchi alla sua persona, politicamente motivati e legati a obbiettivi di vendetta nei confronti del padre. Il processo è previsto per quest’anno.

Questa volta invece le accuse arrivano dalla sua cerchia familiare, perché è proprio la sorellastra, Nkosazana Zuma-Mncube ad accusarla di reclutamento illegale di 17 uomini.

Queste persone sarebbero state attratte sotto false pretese, come offerte di lavoro, in Russia, dove però sarebbero statti obbligati dalle forze armate a diventare parte dell’esercito come mercenari e a combattere nella zona del Donbas. Proprio da quest’area sarebbero arrivate le richieste di soccorso.

Zuma-Mcube ha dichiarato di sentirsi moralmente obbligata a riportare i fatti in sua conoscenza alla polizia, che ha dato il via alle indagini, ma la parlamentare per ora non ha risposto pubblicamente alle imputazioni.

Insomma, un personaggio tanto centrale della politica sud-africana, quanto controverso.