I capi di Stato dei venti Paesi più potenti del mondo si sono riuniti a Roma per il G20, di cui l’Italia quest’anno ha la presidenza, e due si loro sono stati protagonisti di un divertente siparietto. Due giorni fa, infatti, il leader britannico Boris Johnson, al Quirinale per la foto di rito, ha cercato di ricordare i sette colli di Roma.
Johnson ha iniziato a elencare i colli con il suo accento british, contandoli sulle dita delle mani. Capitolino. Quirinale. Viminale. Esquilino. Aventino. Laterano (non è uno dei colli, ndr). E il settimo? Il premier inglese ha iniziato a guardarsi intorno, alla ricerca di aiuto, come uno studente che, alla lavagna, si accorge di non sapere la lezione poi così bene. Alla sua sinistra c’era il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che però si è limitato a ridacchiare senza suggerire niente. Alla destra di Johnson, invece, c’era il primo ministro Mario Draghi, che ha cercato di aiutare il collega. “Oppio l’hai detto?” gli ha sussurrato. Peccato, però, che Oppio non sia uno dei sette colli. Le risposte giuste erano Palatino e Celio.
La doppia gaffe di Johnson e Draghi è diventata subito virale sui social, dove gli utenti l’hanno abbondantemente condivisa e commentata. Molti l’hanno trovata esilarante, ma c’è anche chi ha inquadrato l’accaduto da un altro punto di vista. Un utente, ad esempio, ha scritto su Twitter: “Pensate Conte che dice “Oppio” e trentacinque quotidiani che il giorno dopo titolano Conte non conosce i sette colli di Roma“. In altre parole: a Mario Draghi è concesso tutto, anche di non sapere i sette colli di Roma. Un altro utente, con più ironia, ha commentato sempre su Twitter: “Se Draghi dice che uno dei sette colli di Roma è colle Oppio chi siamo noi per contraddirlo?”.