Sono diversi i bonus predisposti dal governo per aiutare le famiglie italiane, tra questi sicuramente il voucher del valore di 300 euro che permetterà agli usufruenti di avere Internet veloce in casa senza limiti Isee econ il rilascio dello Spid gratis online.
Queste sono le misure che fanno parte della seconda fase del Piano voucher per le famiglie predisposto dalla società Infratel Italia, in consultazione fino al 31 maggio 2022.
In questa data si chiuderà infatti la fase di consultazione (cominciata il 27 aprile) per l’invio di commenti e osservazioni da parte dei soggetti interessati.
Chi potrà usufruire dell’agevolazione?
Le persone o le famiglie che non hanno una linea Internet a casa oppure ne hanno una sotto 30 Mbps (velocità minima del collegamento che da diritto al bonus) e decidono di attivarne una più performante.
Il bonus finanzierà contratti di connessione di durata fino a 24 mesi di velocità pari almeno a 30 Mbps in download.
Come richiederlo?
Non essendo previsti limiti legati al reddito non serve presentare domanda o documentazione Isee.
Il bonus sarà applicato direttamente dall’operatore quando si procederà all’attivazione della line
Perché proprio 300 euro?
Secondo Infratel (Infrastrutture e Telecomunicazioni per l’Italia S.p.A.), società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico che fa parte del Gruppo Invitalia, operativa dal 2005, proprio per attuare i Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo, la cifra di 300 euro, tenendo conto dei prezzi delle offerte attualmente presenti sul mercato, è sufficiente per coprire i costi di attivazione e abbonamento per un periodo fino a 2 anni (24 mesi).
“L’obiettivo del Piano è quello di promuovere e incentivare la domanda di servizi di connettività a banda ultralarga (NGA e VHCN) in tutte le aree del Paese, allo scopo di ampliare il numero di famiglie che usufruiscono di servizi digitali utilizzando reti ad alta velocità ad almeno 30 Mbit/s, in linea con la Strategia Italiana per la banda ultralarga. Al termine della consultazione pubblica, il piano di intervento in esame sarà notificato alla Commissione europea per poi essere disciplinato da un apposito decreto del Ministro dello Sviluppo Economico”, queste le parole di Infratel Italia.