Chi è Giuseppe Crippa, fondatore di Technoprobe, tra i nuovi miliardari secondo Forbes

Giuseppe Crippa, 86 anni (3,2 miliardi di dollari), ha debuttato nella lista di Forbes di quest’anno, tre decenni dopo aver fondato Technoprobe nel suo garage.

L’azienda leader nel settore dei semiconduttori e della microelettronica con sede a Cernusco Lombardone è stato quotata in borsa su Euronext Milano a febbraio.

Chi è Giuseppe Crippa?

Un visionario, un sognatore ma anche un uomo concreto, con i piedi ben piantati per terra e una gran voglia di fare: ecco come è stato descritto il  fondatore di Technoprobe.

Nonostante la veneranda età di 86 anni, Crippa si aggira ancora per l’azienda, dove le sue intuizioni sono ancora in grado di migliorare i processi produttivi.

“Sono nato nel ’35, ricordo che quando ero bambino c’era la guerra… Vivevamo tutti in piazza Strazza a Robbiate, in un grande caseggiato comprato dallo zio Giovanni grazie ai soldi guadagnati lavorando come falegname per la Edison. Era lui l’uomo di riferimento della famiglia.”
Finisce la guerra e l’infanzia di Giuseppe riprende serena, fin da piccolo svolge incarichi di responsabilità affidatogli dallo zio.
Gli anni passano e il giovane Giuseppe frequenta con profitto la scuola, diplomandosi presso l’Istituto Esperia di Bergamo, all’epoca considerato tra i più prestigiosi della zona.
Il primo lavoro è alla Breda ma quando apprende da un annuncio che alla Sgs di Agrate stanno cercando dei capi linea, non esita un attimo a presentare domanda.

La Sgs decide infatti di mandare Giuseppe Crippa negli Stati Uniti, alla Fairchild Semiconductor di Mountain View, per apprendere la produzione industrializzata dei transistori NPN, con lo scopo di trasferire successivamente il processo in Italia.

Sono gli anni del boom della Silicon Valley e Crippa vive una preziosissima esperienza alla scuola di grandi scienziati quali Bob Noyce e Gordon Moore.
Nel 1963 torna in Italia e continua a lavorare per Sgs, dove rimarrà per 35 anni ricoprendo via via nel tempo ruoli sempre più importanti: da responsabile di produzione a responsabile dei processi fino ad arrivare a responsabile della qualità a livello Worldwide.
Nel 1995 arriva la pensione e per Giuseppe Crippa, ma non resta a lungo con le mani in mano.

La nascita di Technoprobe

Dopo pochi mesi trasforma il garage di casa in via Leopardi a Merate in un laboratorio artigianale, e mettendo a frutto le conoscenze maturate nel campo della litografia e dell’elettronica decide di creare la prima azienda di probe cards in Italia: la Technoprobe.

Nel breve periodo, dalla casa di famiglia, i Crippa crescono e si espandono: prima in tutta Italia, poi con l’estero, arrivando a stringere partnership importanti con i maggiori protagonisti del mercato internazionale.

Il Core Business che lo ha reso un gruppo internazionale (il 98% del fatturato è fuori dall’Italia) è la produzione e la vendita di Probe cards: cioè interfacce elettromeccaniche che servono a connettere e testare microchip.

Tale prodotto, altamente tecnologico e su misura, garantisce la funzionalità di tutti i dispositivi digitali che sono entrati a far parte della quotidianità di ognuno: smartphones, computers, elettrodomestici e automobili.

Il gruppo è tra le principali società al mondo capaci di produrre questo genere di prodotto, vantaggio competitivo che lo pone nella condizione di top player mondiale.