Guai per Adidas: bannata una pubblicità per contenuti sessuali – ecco i fatti

Brutte notizie per Adidas: è stata bandita la pubblicità di reggiseni sportivi prodotti dal colosso tedesco, poiché presentava un contenuto “sessualmente esplicito”.

La notizia arriva dall’Inghilterra ed è stata riportata dal Daily star. Il colosso tedesco, nell’ambito della sua campagna pubblicitaria volta a promuovere la diversità e le differenze di forme e misure dei seni femminili, aveva postato sui propri canali social un collage di foto raffiguranti seni femminili.

La cosa non è piaciuta a 24 persone, che si sono indignate di questa “gratuita nudità” e hanno presentato reclamo all’autorità britannica che si occupa di vigilare sulle pubblicità.
Il tweet, per così dire, incriminato mostrava 20 paia di seni nudi di vari colori della pelle, forme e dimensioni, così come 43 diversi stili di reggiseno, accompagnate da una didascalia che recitava: “Crediamo che i seni delle donne in tutte le forme e dimensioni meritano sostegno e comfort. Ecco perché la nostra nuova gamma di reggiseni sportivi contiene 43 stili, in modo che tutti possano trovare la giusta misura per loro.”

La decisione dell’autorità britannica

L’ASA (Advertising Standards Authority) ha ritenuto che le immagini non dovessero essere postate, poiché vi era la possibilità concreta che dei bambini potessero vederle.
La nota dell’Agenzia dice: Anche se non ritenevamo che il modo in cui le donne venivano ritratte fosse sessualmente esplicito o oggettivato, abbiamo notato che i seni erano l’obiettivo principale negli annunci, e c’era meno enfasi sui reggiseni stessi, a cui si faceva riferimento solo nel testo di accompagnamento. Poiché gli annunci contenevano nudità esplicite, abbiamo ritenuto che richiedessero un attento targeting per evitare di offendere coloro che li guardavano.”
Gli annunci non devono apparire di nuovo nelle forme denunciate. Abbiamo detto a Adidas UK Ltd di garantire che i loro annunci non causassero offesa e siano riferiti a determinate categorie in modo responsabile”, termina la nota.