Influencer a Dubai, dietro l’apparente opulenza una sporca verità: l’incredibile rivelazione

Secondo un articolo riportato dal Daily Star, gli influencers che mostrano la bella vita a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, potrebbero avere un piccolo segreto.

Spesso, infatti, persone con strane perversioni sessuali offrono loro cifre esorbitanti per partecipare alle cosiddette “Dubai Porta Potty“.

Si tratta di una festa dove gli invitati sono costretti a fare cose del tipo mangiare feci di cammello o farsi urinare addosso.

Anche se sembra assurdo, queste feste esistono davvero e le persone sono disposte a fare di tutto per ottenere quei soldi. Non solo, possono ricevere anche voli gratuiti per Dubai e vari trattamenti speciali.

Insomma, nonostante le apparenze di sfarzi e lusso, come si dice in Italia: non è oro tutto ciò che luccica.

Un utente sui social media ha riportato l’esperienza di una sua amica che ha partecipato all’evento a Dubai. La ragazza è stata invitata in una villa appartata dove, in cambio di 50k, ha dovuto accettare ogni sorta di cose orribili proposte da loro.

Da qui in poi la descrizione degli eventi è raccomandata solo ai più forti di stomaco.

Come funziona il “Dubai Porta Potty”

L’amico della ragazza ha scritto sui social i dettagli terribili del “Dubai Porta Potty” e hanno riferito:” L’intero posto era vuoto eccetto i secchi e sex toys”.

Poi ha scritto:” Gli uomini sono entrati e hanno dato l’istruzione alle ragazze di spogliarsi. Lei ha detto che ha guardato con orrore quando un uomo tedesco ha preso un’escremento dal secchio per poi darlo in pasto a una ragazza. Sto solo elencando tutte le cose che mi ha detto di aver fatto o ha assistito: una ragazza ha fatto riempire il contenuto e lei si è mangiata un pezzo solido di feci”.

Ha concluso dicendo:” Le ragazze dovevano scivolare sulla pancia nel pavimento e leccare gli escrementi. C’erano azioni di centopiedi umani”.

La ragazza alla fine è rimasta per tutta la durata della festa e si è incassata i 50k per “il disturbo”. Nonostante ciò, l’utente ha riferito che si è dovuta prendere un giorno lavorativo sabbatico per riprendersi dall’orrore.