Nel 1936 il dottor Moreno Caranas soprese l’intera Costa Rica con una delle sue operazioni più fantastiche considerata l’epoca e le risorse a disposizione.
Un suo paziente di nome Claudio Abarca Zuniga fu vittima di un incidente con un coltello che gli aveva strappato parte del ginocchio lasciandogli la gamba praticamente capovolta.
Nove anni dopo l’incidente e con le risorse limitate dell’epoca, il visionario dottore decise di operarlo con un intervento che durò ore. Riuscì a spezzargli le ossa per raddrizzarle e fu un successo. Il paziente morì nel 2001 all’età di 88 anni.
Nell’immagine soprastante è possibile ammirare l’incredibile lavoro: la foto a sinistra raffigura la gamba prima di essere operata e quella a destra il risultato dell’intervento.
Caranas fu anche il primo medico a operare a cuore aperto nel paese: è il caso di Gonzalo Madriz Rojas vittima di due colpi da arma da fuoco. I proiettili erano uno al gomito e uno conficcato al cuore.
Il dottore riuscì ad estrargli il proiettile dal pericardio e poi a suturare mentre il cuore batteva. Il giovane paziente riuscì a superare l’operazione e a vivere per molti anni. Questo evento, portò Caranas all’apice della sua carriera professionale.
Ma ora vediamo un po’ più nei dettagli la vita di questo famoso medico.
La vita di Caranas e il suo assassinio
Ricardo Moreno Caranas nacque a San José l’8 maggio 1890 in una famiglia molto grande. Si sposò con Graciela Ulloa Banuet il 16 luglio 1920 ed ebbero insieme tre figlie, una di loro morì all’età di 15 anni.
Studiò al Collegio Seminario e successivamente al Liceo di Costa Rica ottenendo un diploma in Scienze Umanistiche. I suoi hobby preferiti erano il calcio e la corsa, infatti partecipò alla prima maratona che si tenne nel suo Paese vincendo la “Coppa della Repubblica”.
Dopodiché studiò all’università di Ginevra medicina ottenendo poi la laurea. Durante la Prima guerra mondiale lavorò come medico per soccorrere e operare i soldati feriti.
Oltre ad essere un medico, si dedicò per molti anni anche alla politica. Durante gli anni 1928, 1929 e 1932 il dottor Caranas praticò una serie di operazioni al braccio a un giovane di nome Beltran Cortes Carvajal assistito dal collega Carlos Echandi Lahmann.
Il paziente aveva subito delle fratture quando era bambino quindi cercarono di correggergliele, tuttavia senza successo anche per via di un infezione cronica che aveva.
Il braccio di Beltran rimase diverso dall’altro, con una serie di disfunzionalità che gli crearono molti problemi tra cui nel lavoro e di conseguenza con il denaro.
Per vendicarsi, la notte del 23 agosto 1938, mentre era ubriaco decise di recarsi a casa di Caranas, bussò e diede un nome falso alla domestica. Entrando in casa e vedendo il medico seduto in salotto gli sparò tre volte uccidendolo sotto gli occhi della moglie e delle figlie piccole.
Dopodiché Beltran uscì e si recò nella casa dell’altro dottore che lo aveva operato, Lahmann. Con una scusa, lo fece uscire di casa e gli sparò due volte uccidendo anche lui.
Durante la fuga, uccise un’altra persona e ne ferì un’altra ancora nell’intento di fermarlo. Venne condannato all’ergastolo ma dopo 32 anni lo scarcerarono.
Alcuni cospirano il fatto che non si sia trattato di vendetta bensì che Beltran sia stato istigato a commettere l’omicidio da rivali politici di Caranas.