Chi è Carlo Acutis, il primo santo millennial e dell’era digitale? A che età e come è morto?

Carlo Acutis, il giovane ragazzo italiano che unendo fede e tecnologia, nel 2025 diventerà il primo santo millennial e dell’era digitale.

Carlo Acutis diventerà santo il 27 aprile, nel terzo giorno del giubileo degli adolescenti. Il via libera alla canonizzazione del primo santo millennial era già arrivato in primavera, quando Papa Francesco aveva riconosciuto un miracolo attribuito alla sua intercessione, il passo finale prima della santificazione. Restava solo da fissare la data, annunciata dal Papa durante l’udienza generale. Ma chi è il primo santo millennial dell’era digitale?

Carlo Acutis è un giovane italiano che, nonostante la sua vita breve, ha lasciato un segno indelebile nella Chiesa cattolica e nel mondo intero. Nato a Londra il 3 maggio 1991 e morto a soli 15 anni a Monza il 12 ottobre 2006 a causa di una leucemia fulminante, Carlo è stato recentemente proclamato beato e sarà canonizzato durante il Giubileo del 2025.

Con la sua vita e il suo esempio, ha dimostrato che la santità non è un ideale lontano, ma un percorso possibile anche per i giovani di oggi, e che la fede può essere vissuta in modo autentico nel contesto della modernità digitale.

Una vita ordinaria, ma straordinaria

Carlo è nato in una famiglia dell’alta borghesia ambrosiana e fin da piccolo ha dimostrato una sensibilità fuori dal comune verso la spiritualità. Cresciuto a Milano, amava lo sport, il calcio, e i videogiochi come molti altri adolescenti della sua generazione.

Tuttavia, ciò che lo rendeva straordinario era la sua capacità di integrare la sua passione per la tecnologia con una profonda devozione religiosa. A soli sette anni, Carlo fece la Prima Comunione e da quel momento la sua vita cambiò.

Cominciò a partecipare quotidianamente alla Messa e a sviluppare una particolare devozione per l’Eucaristia. La sua fede non era solo una questione privata: Carlo era anche un catechista attivo e si dedicava al volontariato, aiutando i bisognosi e i senzatetto con grande generosità.

Fede e tecnologia: un binomio innovativo

Ciò che rende la figura di Carlo Acutis particolarmente affascinante è il suo utilizzo innovativo della tecnologia per diffondere il messaggio cristiano. Nonostante fosse un appassionato di computer e videogiochi, Carlo ha deciso di utilizzare le sue competenze informatiche per qualcosa di molto più grande.

A soli 14 anni, ha creato un sito web che catalogava i miracoli eucaristici avvenuti in tutto il mondo, mettendo insieme una serie di testimonianze straordinarie che dimostrano la presenza tangibile di Dio nell’Eucaristia.

Il sito web, che oggi continua a essere un punto di riferimento per tanti cattolici, è un esempio lampante di come la fede possa entrare nel mondo digitale, creando ponti tra la tradizione religiosa e la cultura contemporanea.

La malattia e la sua offerta a Dio

Nel 2006, quando Carlo aveva solo 15 anni, gli fu diagnosticata una leucemia fulminante. Nonostante la gravità della malattia, Carlo affrontò la sofferenza con una serenità sorprendente.

L’aveva offerta a Dio per il Papa e per la Chiesa, un gesto che dimostrava la profondità della sua fede. Durante la malattia, Carlo visse un incontro mistico con il Signore, che lo ispirò ulteriormente a offrire la sua vita per una causa più grande. Morì il 12 ottobre 2006, lasciando un’eredità di fede che avrebbe ispirato milioni di persone in tutto il mondo.

Il miracolo e la beatificazione

Dopo la morte di Carlo, la sua vita di fede e il suo esempio di santità cominciarono a toccare molte persone. Numerose sono le testimonianze di persone che hanno pregato per la sua intercessione e che hanno visto miracoli e segni straordinari.

Il più noto riguarda la guarigione inspiegabile di un bambino brasiliano, che soffriva di una rara malformazione al pancreas. I genitori del bambino pregarono Carlo, e la sua salute migliorò miracolosamente. Questo evento contribuì alla causa della beatificazione di Carlo, che è stata ufficialmente avviata nel 2013. Il 10 ottobre 2020, Carlo Acutis è stato proclamato beato da Papa Francesco.

Un santo per i giovani

Carlo Acutis è stato definito il “santo dei millennials” e il “santo dell’era digitale“, un titolo che rispecchia la sua capacità di vivere la fede in modo autentico e contemporaneo. Infatti, a differenza di altri santi che hanno vissuto in epoche passate, Carlo ha usato la tecnologia e Internet per diffondere il Vangelo, diventando un esempio per tutti quei giovani che si trovano a navigare nel mondo digitale. La sua santità è vicina e accessibile, proprio come lo sono le persone della sua generazione, che affrontano le sfide del mondo moderno.

Il suo messaggio principale per i giovani è chiaro: essere santi non significa rinunciare alla propria personalità o alle proprie passioni, ma usare ciò che si ha per fare del bene e avvicinarsi a Dio. Invitava a non uniformarsi; “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie“.

La canonizzazione di Carlo

Nel 2025, Carlo Acutis sarà canonizzato, diventando il primo santo millennial della storia della Chiesa. Questo atto non rappresenta solo un riconoscimento della sua santità personale, ma anche un segno che la Chiesa è pronta ad abbracciare la modernità e la tecnologia, mostrando che la fede cattolica può essere vissuta in modo autentico anche nell’era digitale.

Carlo Acutis è un esempio straordinario di come sia possibile vivere una vita autentica e santa nel mondo moderno. Grazie alla sua fede profonda, alla sua capacità di usare la tecnologia per diffondere il Vangelo e alla sua straordinaria umanità, Carlo è diventato un modello per i giovani di tutto il mondo.