Stop all’obbligo del Green Pass al Parlamento Europeo, ma non per tutti. Il Parlamento, infatti, sospenderà la certificazione verde, ma solo per chi ha fatto ricorso alla Corte europea. Lo ha comunicato ieri l’Agenzia Belga da Bruxelles e la notizia è poi stata confermata dal portavoce del Parlamento, Jaume Duch.
Ad interpellare il tribunale dell’Unione sono stati cinque eurodeputati e alcuni funzionari, contrari all’obbligo di mostrare il Green Pass all’ingresso del Parlamento. Il presidente del tribunale dell’UE ha accolto la loro richiesta: i cinque non presenteranno più il Green Pass, ma dovranno sottoporsi a un test anti-Covid. Per tutti gli altri resta valida la regola attuale, in vigore dall’inizio del mese, cioè l’obbligo del Green Pass.
“Siamo soddisfatti del fatto che il tribunale esige da queste persone un test negativo e conferma dunque che senza prova di non contaminazione l’ingresso al Parlamento rimane vietato” ha dichiarato Jaume Duch.
La decisione del tribunale è ancora provvisoria, ma gli eurodeputati No Vax già esultano. Tra loro c’è anche Francesca Donato (Lega), che ha aderito al ricorso e che su Twitter ha definito la sospensione del Green Pass “Un primo segnale molto positivo della giustizia UE”. Rispondendo a un utente, inoltre, Donato ha detto di credere che i tribunali nazionali si adatteranno alla sentenza europea.
L’auspicio dell’europarlamentare leghista, chiaramente, è un allentamento delle regole anche in Italia, dove il Green Pass è obbligatorio per tutti i lavoratori dal 15 ottobre. Il governo italiano, però, al contrario, sta prendendo in considerazione una proroga della certificazione verde nel 2022.